24.10.06

Salvalarte 2006 - Salvalarte, la storica campagna di Legambiente dedicata ai beni culturali, torna anche quest'anno.


Giunta all'undicesima edizione, è realizzata con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e con il contributo di Bialetti.

Legambiente viaggerà lungo il territorio italiano, alla scoperta di monumenti, siti archeologici, tradizioni e paesaggi; per comprendere il valore e conoscere la storia di tesori nascosti e poco noti, per denunciarne lo stato di degrado; per attivare sinergie e risorse per il loro recupero e la loro fruizione, nella convinzione che rappresentino la carta vincente per creare nuove forme di occupazione durevoli e per costruire uno sviluppo economico solido e ambientalmente compatibile.



L'arte da salvare
In un paese come l'Italia, nel quale si concentra la maggiore densità al mondo di beni culturali, le emergenze monumentali cui far fronte sono davvero tante. Basti pensare alla straordinaria Villa Romana del Casale, a Piazza Armerina in Sicilia, dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco per i suoi mosaici unici al mondo, ma con un destino ancora incerto. Per non parlare di tutti quei monumenti abbandonati all'incuria o soffocati dall'inquinamento atmosferico. Il viaggio di Salvalarte servirà anche a questo: denunciare gli scempi al patrimonio e recuperare pezzi d'arte unici, avviare restauri e restituire alla cittadinanza la fruizione di un monumento, inaugurare e scoprire nuovi itinerari d'arte.



L'arte salvata
Sono oltre 800 i monumenti riscoperti e monitorati da Salvalarte; moltissime le iniziative di sensibilizzazione e gli itinerari storico-artistici proposti per far conoscere al grande pubblico i tesori d'arte nascosti; migliaia i bambini, studenti, cittadini, addetti ai lavori che hanno partecipato alle visite guidate, visitato monumenti solitamente chiusi al pubblico, che sono intervenuti ai dibattiti.

Le Istituzioni non sono rimaste indifferenti al passaggio di Salvalarte, e grazie anche a loro molte opere sono state tratte in salvo. Solo qualche esempio: il tetto della Chiesa di Santo Spirito ad Arezzo, il ponte romano di Padova, le statue del Teatro Romano di Lecce, le edicole votive di Matera, la Guglia dell'Immacolata a Napoli, gli affreschi della Chiesa di S.Francesco a Orvieto, quattro registri d'archivio risalenti al XV e XVI secolo a Montepulciano.

Salvailmuseo
Le opere d'arte, disseminate lungo il nostro Paese come in un museo a cielo aperto, sono esposte ad agenti inquinanti come il particolato, che annerisce i marmi, o l'anidride solforosa, che corrode e sbriciola la pietra di statue e monumenti. Ma anche le strutture museali, pensate per proteggere capolavori del passato dall'usura del tempo, non sempre riescono a sottrarsi alla pressione dell'inquinamento atmosferico, che penetra in queste roccaforti dell'arte alterandone la qualità degli ambienti.

Per questo Salvalarte, già a partire dal 2001, ha avviato il programma di analisi Salvailmuseo che monitora lo stato di salute delle opere esposte all'interno delle aree museali. Anche quest'anno i laboratori di Salvalarte andranno a analizzare la qualità dell'aria all'interno di spazi espositivi prestigiosi, come il Palazzo Reale di Genova e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Decalogo Salvalarte
Codice di comportamento responsabile per la valorizzazione, tutela e fruizione dei luoghi e siti culturali.

In un Paese in cui non è facile stimare la consistenza dei siti museali e archeologici, dei beni culturali, storici e artistici distribuiti capillarmente su tutto il territorio, il settore turistico non ha ancora compreso l'importanza strategica del nostro patrimonio, unico vero, irriproducibile valore aggiunto. Un turismo distratto e irresponsabile spesso ha un impatto negativo sulla conservazione del patrimonio storico-artistico, sulla tutela delle risorse culturali e del territorio.

Solo la condivisione degli impegni e delle responsabilità tra visitatori, operatori del settore, comunità ed Enti Locali può favorire l'adozione di comportamenti appropriati per una corretta fruizione, tutela e valorizzazione dell'immensa ricchezza di arte, natura e cultura custodita dal nostro Paese.

Prima di visitare un bene culturale, è importante richiedere e ricevere informazioni sulla storia del sito, sul suo contesto territoriale e antropologico e su tutte le emergenze che lo riguardano.
Quando si sceglie un accompagnatore, preferire operatori e guide locali, considerandone i vari livelli di approccio.
I visitatori hanno il diritto di conoscere preventivamente, attraverso appositi comunicati e avvisi, l'eventuale chiusura di sale e se una o più opere d'arte siano in prestito o in restauro; analogamente, il prezzo di ingresso e gli orari di apertura e chiusura devono essere affissi in modo chiaro e visibile. Se è prevista la consegna di zaini, borse, sacche, vanno evitate inutili opposizioni: tali regole rientrano a pieno titolo nelle azioni di tutela dei beni.
Graffiti e scritte su opere e su muri costituiscono danni gravi al patrimonio culturale e rappresentano gesti incivili e idioti.
Non usare mai il flash per fotografare opere d'arte. Prima di fotografare o di filmare, chiedere sempre l'autorizzazione al personale di vigilanza.
Qualsiasi problema riscontrato va segnalato alle autorità competenti (Direttore del Museo, Conservatore, Sindaco...). ogni segnalazione è un contributo alla salvaguardia e alla corretta fruizione dei beni culturali.
Tutte le volte che si visita un sito culturale, bisogna tenere a mente che il diritto alla fruizione appartiene anche ai "compagni" di visita e, soprattutto, alle future generazioni. Evitare, dunque, qualsiasi azione "molesta" (schiamazzi, movimenti inadatti, vociare eccessivo) o inidonea al luogo.
La gastronomia di un luogo è parte integrante della sua storia. Scegliere sempre prodotti locali e piatti tipici. Non consumare i pasti nei luoghi d'arte (Musei, Chiese, Complessi monumentali...). Non gettare mai a terra cartacce, cicche di sigaretta o gomme da masticare: molte delle macchie nere che si possono osservare su marmi e pietre sono i segni indelebili di tale incivile abitudine.
Per raggiungere i siti culturali, preferire i percorsi pedonali o i mezzi pubblici: il traffico automobilistico è una delle fonti principali di degrado dei beni culturali.
Dopo la visita diventare Ambasciatori del luogo: riferire a parenti, amici, conoscenti sulle opere e le architetture visitate, nonché sulla cultura, le abitudini, gli aspetti naturali, storici, antropologici, enogastronomici della realtà in cui è inserito il sito.
I nemici dell'arte
Inquinamento atmosferico
Croste nere: sono dovute al traffico automobilistico; si formano per il deposito delle polveri emesse dai tubi di scappamento delle auto; provocano, in presenza di anidride solforosa in atmosfera, una reazione chimica che trasforma la pietra in gesso

Dilavamento: è causato dalle piogge acide e colpisce le parti del monumento più esposte, che appaiono consumate, erose, con aspetto gessoso

vibrazioni: E' un altro degli effetti devastanti del traffico automobilistico, che fa oscillare i monumenti, intaccando la stabilità di strutture e rivestimenti

Scritte e vernici spray
Gli italiani scrivono su tutto: sui libri, sui muri dei bagni e, ahimé, sui monumenti, danneggiandoli irrimediabilmente. Le vernici, infatti, penetrano tra le porosità della pietra e, per rimuoverle, si rischia di danneggiare i materiali. Che fare allora? La parola d'ordine è prevenzione, ma vale la pena ricordare che, recentemente, è stata approvata una legge che punisce sia gli imbrattatori sia i produttori di aerosol che non indichino sulla confezione il solvente.

A Napoli, l'appuntamento con Salvalarte sarà per sabato 28 ottobre ore 11.00 presso la sala accoglienza di Palazzo Reale.
Seguirà inauguraizone della Mostra Napoli Nuseo Aperto: Il Cimitero Monumentale di Poggioreale
Per tutto il mese di novembre visite guidate presso il cimitero monumentale di Napoli - prenotazione obbligatoria tel. 081.29.45.11 contributo volontario all'associazione.

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