Ancora non sono autorizzati, ma prevenire è meglio che curare, deve aver pensato il sindaco di Torrecuso (Benevento), una tra le più importanti Città del Vino della Campania. Stamattina, infatti, ha firmato la prima ordinanza in Italia che intende sbarrare la strada - nel territorio comunale - all’uso dei trucioli di legno per aromatizzare i vini, dandogli un finto “effetto barrique”. Nell’ordinanza è scritto che, in vista del recepimento da parte dello Stato italiano dell’autorizzazione alla pratica enologica dei cosiddetti chips, all’interno del territorio di Torrecuso non sarà consentito “per motivi precauzionali, legati alla salute del consumatore”, l’uso dei trucioli da parte delle aziende locali. Il comune di Torrecuso ha pure aderito alla petizione lanciata da Città del Vino e Legambiente, che ha visto come primo firmatario il presidente del Senato, Franco Marini. “L’ordinanza del comune di Torrecuso – ha dichiarato Floriano Zambon, presidente di Città del Vino – è un atto che anticipa l’autorizzazione all’uso dei trucioli di legno, prevista nei prossimi mesi. Riteniamo che potrebbe essere una strada da percorrere in tutti i Comuni Città del Vino, 550 in Italia, per arginare una pratica che a nostro avviso va contro gli obiettivi di qualità che dovrebbe porsi il sistema vitivinicolo del nostro Paese”.
2 commenti:
santa iniziativa!!
non sono molto pratico di blog ma di vino si : più di dieci anni in Villa Banfi e due Di Biondi Santi.Ma questa dei trucioli è una porcata adottata dai "nuovi" enologi e dalla nuova mentalità del vino. Tuttoe subito e soldi in tasca :vedi quel marpione di Roberto Cipresso. m a il vino è un altra cosa é arte e filosofia non reddito immediato certo che con i grappoli se si è bravi ci si può arricchire ma ci vuole tempo (il suo9) e passione :dieci anii di capitale fermo tra botte e poi affinamento in bottiglia e allora se volevi arricchhirti in fretta potevi fare l'idraulico. Un pò tutti ci siamo dimenticati il vero ritmo delle cose belle. ciao lucio
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