30.9.06

MANIFESTO DI PENNE

Nella città di Penne (PE) l’Associazione Italiana Turismo Responsabile –Aitr- ha tenuto il proprio Forum annuale nei giorni 27 e 28 settembre.

Il Forum, aperto mercoledì 27, Giornata Mondiale del Turismo, è proseguito il giorno successivo, subito prima dell’avvio della Conferenza del turismo italiano organizzata dal Governo a Montesilvano, Pescara.

In questo modo l’AITR ha voluto affidare all’evento un ruolo di preparazione alla Conferenza, ha voluto favorire una discussione profonda sui problemi del turismo italiano in modo da poter poi contribuire con proposte proprie ai lavori della Conferenza stessa.

L’invito al Forum è stato rivolto alla folta base associativa di AITR e anche a tanti altri soggetti che in Italia da tempo sono protagonisti di importanti esperienze, iniziative e buone pratiche che contribuiscono al miglioramento della qualità dell’offerta turistica italiana, alla scoperta di nuove risorse, alla ricerca di forme di sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente, capace di valorizzare il patrimonio monumentale e culturale ma anche umano, sociale e civile del nostro Paese.

Soggetti che però raramente hanno la possibilità di comunicare la loro preziosa esperienza in sedi appropriate, e anche di incontrarsi tra di loro, di condividere le loro idee e le loro iniziative, di cercare paradigmi comuni.

Le associazioni, le organizzazioni, le cooperative presenti al Forum ritengono:
· Che la definizione delle politiche del turismo in Italia debba coinvolgere non soltanto gli enti pubblici competenti, Stato, Regioni e autonomie locali e le rappresentanze dell’industria turistica, ma anche tutti quei soggetti, associazioni, organizzazioni ambientaliste e dei consumatori, cooperative, rappresentanti del mondo del volontariato che da anni operano per la qualificazione del turismo in Italia, promuovono forme nuove di turismo, valorizzano la bellezza, i saperi e la cultura materiale del nostro Paese, contribuiscono al miglioramento dell’immagine dell’Italia all’estero.

· Che l’Italia debba trovare una propria via per lo sviluppo e la qualificazione, proponendosi come destinazione unica e originale; tenendo d’occhio certamente i prezzi ma insistendo soprattutto sulla qualità della propria offerta, costituita dal grande patrimonio storico monumentale e naturalistico ma anche da altri aspetti immateriali quali lo stile di vita, l’accoglienza, l’ospitalità, la professionalità dei propri operatori, la convivialità nei rapporti fra residenti e turisti, l’autenticità e l’identità dell’offerta, l’orgoglio per la propria memoria e la testimonianza del proprio impegno nell’agire civile e sociale.

· Che debbano essere favoriti, sostenuti, tutelati e i processi di aggregazione locale, su territori omogenei dove operatori turistici, enti locali, associazioni formali e informali del territorio collaborano spontaneamente con dinamiche dal basso verso l’alto, ricercano l’integrazione dei loro prodotti con le esigenze e istanze espresse dalle comunità locali; vanno preferiti tali processi di rilocalizzazione rispetto a scelte amministrative e burocratiche che non hanno finora consentito il decollo dei Sistemi Turistici Locali –in particolare nel Sud del Paese, nelle aree sensibili e a rischio di spopolamento-.

· Che debba essere posta grande attenzione ai temi della sostenibilità dello sviluppo, al rispetto dell’ambiente già troppo spesso danneggiato e compromesso, al rispetto delle popolazioni locali e del loro ruolo di protagonisti nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, alla preferenza per sistemi di trasporto dolce; in particolare una attenzione al mondo della scuola e della formazione quale volano per la diffusione di una competenza diffusa della tutela e valorizzazione dell’ambiente.

· Che l’Italia, in collaborazione con le associazioni delle persone con disabilità, debba valorizzare in particolare le buone pratiche di piena accessibilità del territorio delle strutture ricettive da parte di persone con bisogni speciali e della loro integrazione come lavoratori nelle imprese turistiche con particolare attenzione alle cooperazione sociale.

· Che la riscossa dell’Italia come destinazione turistica mondiale non debba essere riposta unicamente nei dati numerici, nella quantità degli arrivi e delle presenze e nella quota di mercato posseduta, ma debba puntare al primato come paese accogliente ed ospitale, dove stanno bene insieme residenti e turisti, in un quadro di sicurezza, di correttezza di comportamenti, di convivialità ed amicizia; le associazioni di categoria, la scuola e il mondo universitario e della formazione hanno tutti gli strumenti per contribuire al raggiungimento di questo risultato qualitativo
Penne, 28 settembre 2006

Al Forum hanno preso parte i soci di Aitr e le seguenti organizzazioni nazionali:


AGCI Pesca
ANCST
ARCI Turismo
Associazione Alberghi Diffusi
Associazione Borghi Autentici d’Italia
Associazione Città Slow
Associazione Le Mat
Bureau International du Tourisme Social
Club Alpino Italiano
Centro Turistico Giovanile
CTS Ambiente
FAI
Federcultura Turismo Sport
Legacoop Turismo
Legambiente
Slow Food
UNPLI
WWF

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