4.1.08

Diocesi di Pozzuoli sulla discarica a Pianura

Definire delle linee-guida per la risoluzione definitiva del problema rifiuti, ascoltare la voce degli abitanti
Diocesi di Pozzuoli, non possiamo non intervenire dinanzi al problema dei rifiuti e della riapertura della discarica di Pianura, mossi dalla preoccupazione circa la tutela e il rispetto del territorio, nonché della salute delle persone.Ci lasciamo illuminare a questo proposito da quanto già è emerso nel cammino che la nostra Chiesa ha vissuto nel Sinodo diocesano (cfr. Libro del Sinodo, nn. 52. 54):- l'atteggiamento interiore fondamentale per poter rispondere alle nuove sfide sociali è il dialogo, anche quando esso è più difficile. Nel dialogo, inoltre, non è possibile scindere l'amore dalla verità che rende liberi gli uomini (cfr. Gv 8,32);- circa il problema dei rifiuti, questi ultimi vanno adeguatamente differenziati, smaltiti, trattati, ri-usati e riqualificati, secondo le innovazioni suggerite dalla scienza e dalla tecnica;- in questo contesto i fedeli sono invitati a promuovere opportune azioni di vigilanza e di denuncia rispetto a situazioni di offesa perpetrate all'ambiente, alla costa, alla geologia del territorio.Alla luce di queste indicazioni sinodali, è indispensabile:- definire al più presto delle linee-guida che puntino ad una risoluzione definitiva del problema dei rifiuti, che offende la dignità delle nostre popolazioni, che ferisce in maniera grave il nostro territorio, influenzandone in maniera negativa lo sviluppo socio-economico e le attività connesse (in primo luogo, quelle turistiche). Occorre uscire dall'emergenza e puntare alla riqualificazione del territorio non solo dei Campi Flegrei, ma di tutta la Campania. E' intollerabile che a tutti oggi non si riescano ad intravedere vie di uscita da una situazione che altre Regioni hanno già brillantemente risolto, magari con impianti - come per esempio quello di Mestre - che rendono possibile lo smaltimento dei rifiuti anche in assenza di una seria e adeguata raccolta differenziata. Ciò implica responsabilità istituzionali a tutti i livelli, non soltanto per quello che non si è riusciti a fare fino ad oggi, ma anche per l'incapacità di proporre in tempi brevi una soluzione seria e radicale al problema;- che venga ascoltata la voce degli abitanti del territorio, cercando di rispondere alle richieste di sicurezza per la salute e di chiarezza circa la reale durata della riapertura, nonché di controllo circa quello che realmente verrà sversato nella discarica, in modo che sia impedita ogni possibile forma di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose e camorristiche; procedendo nel contempo all'elaborazione di un progetto complessivo di sviluppo per la zona.Inoltre, non è possibile accettare il ricorso, da parte di nessuno, alla violenza o a provocazioni che facciano ulteriormente salire la tensione. È fondamentale da parte di tutti cercare il modo per avviare un reale dialogo tra cittadini e istituzioni.Ci rendiamo conto che la situazione non è semplice. Cerchiamo tuttavia, in questo momento così drammatico per il nostro territorio, di far prevalere ancora una volta la voce della ragione e del dialogo, nella convinzione che solo in questo modo si possono individuare tutti insieme delle possibili soluzioni. Siamo consapevoli dei gravi rischi per la salute delle persone - in primo luogo delle fasce più deboli, dei bambini e degli anziani - a causa dei cumuli d'immondizia presenti per le strade e dei pericoli derivanti dalla loro combustione. Allo stesso tempo, non vogliamo far mancare il nostro sostegno a coloro che temono per la riapertura della discarica di Pianura: comprendiamo e condividiamo tutte le loro paure, e per questo chiediamo precise garanzie alle Autorità che hanno preso tal decisione.Non possiamo però tacere che è urgente e necessaria un'opera di educazione della popolazione sul tema dei rifiuti, in modo da evitare comportamenti che aggravano la situazione (come incendiare o gettare i rifiuti per strada, non fare la raccolta differenziata, non avere stili di vita adeguati alla drammaticità della situazione).Ci sembra giunto il momento di porre in essere da parte di tutti segni precisi di speranza che facciano guardare con fiducia al futuro, aprano nuove vie lì dove sembra che non ce ne siano.

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