Oltre 60000 persone hanno partecipato sabato 7 giugno a Milano alla “Marcia per il clima”, la giornata di mobilitazione organizzata da un vasto cartello di organizzazioni, da Legambiente all'Arci, da Slow Food ai sindacati.
La manifestazione, cominciata nella mattinata intorno ai 160 stand allestiti in un festoso Corso Venezia chiuso al traffico, è proseguita con un corteo partito da piazza San Babila.
35000 i cittadini che hanno sfilato dietro lo striscione composto dalle bandiere delle 60 associazioni promotrici della marcia.
Un modello energetico basato sull'efficienza e sulle rinnovabili, una mobilità sostenibile che punti sullo sviluppo del trasporto pubblico, pratiche agricole ecocompatibili e una finanziaria finalizzata al raggiungimento degli obiettivi previsti per l'Italia dalla strategia europea: questi alcuni dei punti della Carta di impegni sottoscritta dal comitato promotore dell'evento.
“Siamo in piazza oggi per richiamare l’attenzione della politica sull’urgenza di affrontare in modo concreto il problema dei cambiamenti climatici” - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, dalle file del corteo.
“Abbiamo costruito la più ampia rete europea per il clima – ha detto il presidente di Legambiente - e questo è solo l’inizio di un percorso che vogliamo portare avanti insieme al maggior numero possibile di cittadini. Ma attenzione, la nostra è una manifestazione ‘per’ e non contro. Chiediamo innanzitutto politiche a sostegno delle energie rinnovabili, interventi sulla mobilità a partire dalla sviluppo del trasporto pubblico locale e dei treni per i pendolari”.
“Sbaglia chi considera che andare incontro agli obiettivi di Kyoto sia una zavorra per il Paese – ha aggiunto Cogliati Dezza -. Al contrario, ridurre le emissioni di CO2 rappresenta una grande opportunità per modernizzare i nostri settori produttivi e creare nuovi spazi d’occupazione, per indicare la strada da seguire ai Paesi in via di sviluppo e avere un’Italia più pulita e più moderna. Ecco perché in occasione di questa marcia abbiamo stilato una dettagliata Carta di impegni che presenteremo al governo la prossima settimana”.
Un modello energetico basato sull'efficienza e sulle rinnovabili, una mobilità sostenibile che punti sullo sviluppo del trasporto pubblico, pratiche agricole ecocompatibili e una finanziaria finalizzata al raggiungimento degli obiettivi previsti per l'Italia dalla strategia europea: questi alcuni dei punti della Carta di impegni sottoscritta dal comitato promotore dell'evento.
“Siamo in piazza oggi per richiamare l’attenzione della politica sull’urgenza di affrontare in modo concreto il problema dei cambiamenti climatici” - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, dalle file del corteo.
“Abbiamo costruito la più ampia rete europea per il clima – ha detto il presidente di Legambiente - e questo è solo l’inizio di un percorso che vogliamo portare avanti insieme al maggior numero possibile di cittadini. Ma attenzione, la nostra è una manifestazione ‘per’ e non contro. Chiediamo innanzitutto politiche a sostegno delle energie rinnovabili, interventi sulla mobilità a partire dalla sviluppo del trasporto pubblico locale e dei treni per i pendolari”.
“Sbaglia chi considera che andare incontro agli obiettivi di Kyoto sia una zavorra per il Paese – ha aggiunto Cogliati Dezza -. Al contrario, ridurre le emissioni di CO2 rappresenta una grande opportunità per modernizzare i nostri settori produttivi e creare nuovi spazi d’occupazione, per indicare la strada da seguire ai Paesi in via di sviluppo e avere un’Italia più pulita e più moderna. Ecco perché in occasione di questa marcia abbiamo stilato una dettagliata Carta di impegni che presenteremo al governo la prossima settimana”.
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