Stanco di città grigia,
di divieto di circolazione per inquinamento, di denunciare rumori
assordanti e spazi intasati. Stanco di dire no allo smog!
E' possibile uscire dal
“fumo quotidiano”, di vivere una città a misura di uomo, libera
dal traffico e dalle auto.
Napoli ha bisogno di un
Piano del traffico/Piano della Mobilità, una mobilità sostenibile
che mette al centro le persone e la qualità della vita, (7 milioni di morti ogni anno causate dall’inquinamento atmosferico secondo l'OMS 84.300 in Italia)
che pensa a
infrastrutture per i pedoni (e per i disabili) e non per le auto, una
città antropocentrica e non autocentrica.
Basta guardarsi intorno,
osservare una strada e si può notare quanto spazio è riservato alle
auto e quanto ai pedoni (marciapiedi) e quel poco di spazio rimasto
per i pedoni oggi è invaso da tavolini e sedie.
Le scelte riguardanti la
città e il suo sviluppo sono state fin qui guidate da una visione
autocentrica e gestite con logiche indifferenti alla bellezza, ai
problemi dell'ambiente e della qualità della vita e soprattutto
senza una visione sistemica.
La città, la Napoli del
futuro va ripensata e rigenerata con una visione nuova ed ecologista
togliendo asfalto e cemento, rinaturalizzando quante più aree
possibili, che siano in grado di assorbire l'acqua e contrastare le
bolle di calore estive quando i nostri anziani muoiono di solitudine
e afa urbana.
Napoli, 89a posizione nel
rapporto annuale di ecosistema urbano 2018 di Legambiente, è una
città che soffre, deve fare scelte moderne ed ecocompatibili,
iniziando a disincentivare il mezzo privato, come Oslo che ha abolito
tutti i parcheggi nel centro cittadino tranne che per i disabili e
vietato il transito perfino alle auto elettriche.
Da una città che ha
dichiarato lo “Stato di emergenza climatica” mi aspetterei che si
avviasse un serio dibattito per allontanare l'aereoporto dal centro
della città e che si valutassero, assieme a tutti i cittadini, i
costi/benifici che apportano le navi da crociera nel nostro Golfo che
rappresentano una delle fonti di maggior inquinamento cittadino (il
porto di Napoli è al 12° posto su 50 città Secondo il rapporto di
Transport&Environment..)
La Mal'Aria a Napoli non è
frutto di un destino inaggirabile è il risultato di una consolidata
e ultradecennale visione frammentata e autocentrica che può e deve
essere superata.
Sono stanco di dire No e
quindi dico SI ad una città bella e vivibile.