29.5.06
90mila volontari a ‘Spiagge e fondali puliti’
90 mila volontari fra bagnanti, pescatori, sub e intere famiglie, oltre 200 località balneari italiane battute al setaccio e un cumulo di 45 tonnellate di rifiuti. Questi i numeri che fanno da cornice al fine settimana di “Spiagge e Fondali puliti 2006” di Legambiente, l’iniziativa organizzata in collaborazione con Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica e Cial, Consorzio Imballaggi in Alluminio, tornata anche quest’anno all’apertura della stagione balneare per “tirare a lucido” spiagge, fondali, grotte ma anche laghi e fiumi. Il grande coinvolgimento dei cittadini, la massiccia partecipazione di scuole e ragazzi e l’adesione di un vasto numero di comuni al lungo week-end di impegno per l’ambiente rappresenta sicuramente il dato positivo della tre giorni di pulizie delle coste. Decisamente troppi, invece, i rifiuti abbandonati sulle spiagge o riconsegnati dal mare ai litorali. Rispetto agli anni passati, la quantità di immondizia raccolta non accenna a diminuire. Non è stato difficile, purtroppo, per i volontari di Legambiente fare incetta di contenitori di plastica di tutti i tipi, in particolare bottiglie, cassette di polistirolo, lattine, scarpe e pneumatici usati. Tantissime le buste di plastica, per non parlare del solito corredo di rifiuti di piccole dimensioni quali accendini, cannucce e tappi. Né sono mancati, ad appesantire il bottino degli ecospazzini e dei sub, lavatrici, bombole del gas, carcasse di motorini e biciclette, reti metalliche da materasso. “Salvaguardare il mare è un impegno necessario – ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente – e il gesto concreto che proponiamo ogni anno con Spiagge e fondali puliti è parte integrante di un discorso più ampio sulla tutela del pianeta e degli ambienti in cui viviamo. La grande partecipazione di volontari, di tutte le età, all’iniziativa è il segno che questo messaggio è sempre più condiviso dalla cittadinanza attiva. Ma giornate come queste – ha aggiunto Della Seta – dimostrano anche quanto la questione dei rifiuti sia ancora urgente e lontana dall’essere risolta nel nostro Paese. Cominciamo allora a riutilizzare, riciclare e produrre meno rifiuti. La raccolta differenziata è una priorità e i gesti di ognuno di noi sono fondamentali”. Questa diciassettesima edizione di “Spiagge e Fondali Puliti” è stata dunque l’occasione per informare i cittadini, sui rifiuti naturalmente, ma anche su questioni di legalità come il cemento in spiaggia, gli accessi negati e le privatizzazioni della costa. Per ricordare, ad esempio, l’inalienabile diritto di tutti di accedere liberamente al mare sancito dalla Cassazione: un diritto troppo spesso violato da proprietari di residence, villaggi vacanze, stabilimenti e ville private. Le iniziative organizzate da nord a sud della Penisola nell’arco di tutto il fine settimana sono state numerosissime. Tra i tanti appuntamenti di oggi, grande affluenza di volontari in Campania ad Amalfi e Pozzuoli dove grazie alla collaborazione del Centro sub Campi Flegrei, oltre alla spiaggia del lungomare sono stati puliti anche i fondali. Pulizia dei fondali anche a Procida di fronte alla Spiaggia Manna Corricella, e ad Anacapri dove 40 volontari-sub della cooperativa Poseidone con la collaborazione delle barche del Ministero dell'Ambiente hanno setacciato i fondali di Marina Grande. Ancora sub in Puglia, a Polignano a Mare (Ba) presso Cala Pura, coordinati dal Centro Subacqueo Tecnico di Polignano. In Liguria, i volontari hanno liberato dai rifiuti le spiagge di Priaruggia, Murcarolo, Nervi, Giannelli e Sturla. In Sardegna a Cagliari si sono ritrovati alla spiaggia del Poetto; in Sicilia a Capo d’Orlando (Me) sulla spiaggia sotto il Faro, mentre nelle isole di Lipari e Vulcano i sub hanno ripulito i fondali del Porto di Ponente. Ma il successo si è esteso un po’ ovunque con grandi pulizie anche in Veneto e in Friuli. Nelle oasi gestite dai circoli di Legambiente di Milazzo, Porto Cesareo e Paestum, inoltre, sono state inaugurate, grazie al contributo di Corepla e Cial isole ecologiche per la raccolta differenziata. Un modo, secondo Legambiente, per mandare un segnale di civiltà e ribadire con forza la legalità in territori difficili. Come sempre dal 1995, in contemporanea a “Spiagge e Fondali Puliti”, Legambiente ha organizzato anche Clean Up the Med, la più grande campagna di pulizia costiera nel bacino Mediterraneo. La novità dell’anno è il “raddoppio” della campagna che, grazie alla collaborazione di Info/Rac-Map, il Centro Informazione e Comunicazione del programma Ambiente delle Nazioni Unite- Piano d'Azione Mediterraneo (Unep-Map), ha lanciato Clean up e Scoop the Med per contribuire alla creazione di una grande banca dati di immagini per monitorare la salute del Mediterraneo. All’iniziativa di pulizia internazionale hanno aderito oltre 200 associazioni di 22 Paesi. In nome della pace, della solidarietà e dell'ecologia i hanno volontari liberato contemporaneamente dai rifiuti circa 800 spiagge in Albania, Algeria, Cipro, Croazia, Francia (e isole), Grecia (e isole), Giordania, Egitto, Israele, Libano, Italia, Libia, Macedonia, Malta, Marocco, Palestina, Portogallo, Siria, Slovenia, Spagna (e isole), Tunisia (e isole), Turchia. Il decalogo di Spiagge e fondali puliti 1 - non usare le spiagge come discariche 2 - non lasciare mozziconi di sigaretta 3 - non gettare sacchetti di plastica che potrebbero uccidere molte specie 4 - la spiaggia è di tutti: limita e contrasta i rumori 5 - non usare shampoo e bagnoschiuma in spiaggia 6 - non raccogliere stelle marine cavallucci e coralli 7 - rispetta gli habitat naturali di spiagge e fondali 8 - osserva sempre i divieti di navigazione a motore 9 - osserva la spiaggia dopo la marea per capire i segreti del mare 10 - segnala gli scarichi abusivi alla capitaneria di porto o al numero verde 800 253608 I tempi medi di degrado di rifiuti gettati in mare: - cotton-fioc da 20 a 30 anni - bottiglie di vetro 1000 anni - fazzolettino di carta 3 mesi - polistirolo 1000 anni - fiammifero 6 mesi - bottiglie di plastica mai completamente - mozzicone di sigaretta da 1 a 5 anni - Gomma da masticare 5 anni - buste di plastica da 10 a 20 anni - Buccia di frutta 1 mese - prodotti di nylon da 30 a 40 anni - Torsolo di mela da 3 mesi a 6 mesi - lattine di alluminio 500 anni - Accendino di plastica da 100 a 1.000 anni Fonte Legambiente
22.5.06
Rutelli: “Le città d’arte traino per il turismo”
Ma servono innovazioni per tutelare il patrimonio artistico
Il turismo italiano si appoggia principalmente sulle città d’arte. E’ questa l’opinione espressa dal vicepresidente del Consiglio e ministro per la Cultura e le attività culturali, Francesco Rutelli. “Oggi - ha spiegato - sono le città d'arte a trainare il turismo e a compensare il calo generale nelle presenze turistiche. Questo comporta anche dei problemi come, ad esempio, con i residenti e per la tutela e conservazione del patrimonio artistico. E' una sfida da affrontare con molte innovazioni. Penso - ha aggiunto Rutelli - a programmi per quanto riguarda la logistica che permettano di tenere fuori dal centro i mezzi commerciali inquinanti e gestire meglio il trasporto delle merci". Per Rutelli una soluzione potrebbe essere “la moltiplicazione dei mezzi elettrici nei centri storici e la necessità di regolamentare la presenza di pullman turistici in centro. I turisti devono poter arrivare, ma le aree pregiate dei centri storici devono essere preservate". Per Rutelli questa sfida sarà affrontata "insieme ai sindaci, agli amministratori e ai vari ministri che ne portano la responsabilità".
Il turismo italiano si appoggia principalmente sulle città d’arte. E’ questa l’opinione espressa dal vicepresidente del Consiglio e ministro per la Cultura e le attività culturali, Francesco Rutelli. “Oggi - ha spiegato - sono le città d'arte a trainare il turismo e a compensare il calo generale nelle presenze turistiche. Questo comporta anche dei problemi come, ad esempio, con i residenti e per la tutela e conservazione del patrimonio artistico. E' una sfida da affrontare con molte innovazioni. Penso - ha aggiunto Rutelli - a programmi per quanto riguarda la logistica che permettano di tenere fuori dal centro i mezzi commerciali inquinanti e gestire meglio il trasporto delle merci". Per Rutelli una soluzione potrebbe essere “la moltiplicazione dei mezzi elettrici nei centri storici e la necessità di regolamentare la presenza di pullman turistici in centro. I turisti devono poter arrivare, ma le aree pregiate dei centri storici devono essere preservate". Per Rutelli questa sfida sarà affrontata "insieme ai sindaci, agli amministratori e ai vari ministri che ne portano la responsabilità".
19.5.06
PULCINELLA AL MOIARIELLO
Sarà Pulcinella a fare da guida al trekking urbano al Moiariello
organizzato per il 4° w.e. (20-21 maggio) del Maggio dei Monumenti
da Legambiente/Neapolis 2000
L'itinerario che Legambiente/Neapolis 2000 propone per il 4° w.e. (20 - 21 maggio) è un percorso in compagnia del pulcinella.
Un itinerario insolito nella Napoli dei vicoli, delle scale, dell'arte e del verde, un intreccio di arte, natura e cultura ma anche di folklore e tradizione.
In via Foria ad attendere i visitatori ci sarà un pulcinella che rallegrerà residenti e partecipanti lungo il percorso alla scoperta di bellezze di una Napoli nascosta e per puntare dritti verso il più grande polmone verde della città: il parco di Capodimonte.
Prenotazione e informazione 081.29.45.11 - e.mail neapolis@hotmail.com
web site www.capodimonte.org
organizzato per il 4° w.e. (20-21 maggio) del Maggio dei Monumenti
da Legambiente/Neapolis 2000
L'itinerario che Legambiente/Neapolis 2000 propone per il 4° w.e. (20 - 21 maggio) è un percorso in compagnia del pulcinella.
Un itinerario insolito nella Napoli dei vicoli, delle scale, dell'arte e del verde, un intreccio di arte, natura e cultura ma anche di folklore e tradizione.
In via Foria ad attendere i visitatori ci sarà un pulcinella che rallegrerà residenti e partecipanti lungo il percorso alla scoperta di bellezze di una Napoli nascosta e per puntare dritti verso il più grande polmone verde della città: il parco di Capodimonte.
Prenotazione e informazione 081.29.45.11 - e.mail neapolis@hotmail.com
web site www.capodimonte.org
ANTONIO BASSOLINO PER LA TERZA EDIZIONE DI “VOLER BENE ALL’ITALIA”
La terza edizione di , promossa da Legambiente, a cui hanno
aderito circa 100 piccoli Comuni della Campania, rappresenta una iniziativa
importante per la nostra regione e per tutto il Paese.
E’ una occasione per valorizzare i piccoli enti locali, le loro tradizioni, il loro
straordinario patrimonio storico ed artistico, i loro prodotti tipici, con l’obiettivo di
promuovere in queste realtà un turismo che al tempo stesso sia in grado di rispettare
l’ambiente.
In Campania abbiamo 338 piccoli municipi su 551, ovvero il 60%. Essi
rappresentano il cuore e l’avamposto del sistema territoriale, e un laboratorio
autentico di idee, iniziative, progettualità.
Sono la memoria del passato, ma anche uno dei punti di forza decisivi per la crescita
e lo sviluppo della nostra regione. Sono luoghi dove si concentrano modi e tempi di
vita più umani e meno logoranti rispetto alle aree metropolitane. C’è tutta una civiltà
dei rapporti umani, sociali, culturali che bisogna salvaguardare e che sono un
patrimonio di tutto il paese.
Noi abbiamo puntato in modo convinto sui piccoli comuni, con le Finanziarie
regionali di questi anni, erogando contributi per favorirne investimenti e crescita. Va
detto che tutte le nostre politiche infrastrutturali, di trasporto ed ambientali puntano
ad elevare la qualità complessiva della vita della nostra regione.
E’ una scelta di campo che questa Giunta regionale porta avanti fin dalla scorsa
legislatura, e che ci fa piacere ribadire in occasione di questa festa.
Auguri a tutti i partecipanti, ai piccoli comuni, a Legambiente che organizza
l’iniziativa: che sia una bella giornata di festa e di riflessione, una vera giornata
dell’orgoglio.: che stavolta lo sia anche di più.
ANTONIO BASSOLINO
aderito circa 100 piccoli Comuni della Campania, rappresenta una iniziativa
importante per la nostra regione e per tutto il Paese.
E’ una occasione per valorizzare i piccoli enti locali, le loro tradizioni, il loro
straordinario patrimonio storico ed artistico, i loro prodotti tipici, con l’obiettivo di
promuovere in queste realtà un turismo che al tempo stesso sia in grado di rispettare
l’ambiente.
In Campania abbiamo 338 piccoli municipi su 551, ovvero il 60%. Essi
rappresentano il cuore e l’avamposto del sistema territoriale, e un laboratorio
autentico di idee, iniziative, progettualità.
Sono la memoria del passato, ma anche uno dei punti di forza decisivi per la crescita
e lo sviluppo della nostra regione. Sono luoghi dove si concentrano modi e tempi di
vita più umani e meno logoranti rispetto alle aree metropolitane. C’è tutta una civiltà
dei rapporti umani, sociali, culturali che bisogna salvaguardare e che sono un
patrimonio di tutto il paese.
Noi abbiamo puntato in modo convinto sui piccoli comuni, con le Finanziarie
regionali di questi anni, erogando contributi per favorirne investimenti e crescita. Va
detto che tutte le nostre politiche infrastrutturali, di trasporto ed ambientali puntano
ad elevare la qualità complessiva della vita della nostra regione.
E’ una scelta di campo che questa Giunta regionale porta avanti fin dalla scorsa
legislatura, e che ci fa piacere ribadire in occasione di questa festa.
Auguri a tutti i partecipanti, ai piccoli comuni, a Legambiente che organizza
l’iniziativa: che sia una bella giornata di festa e di riflessione, una vera giornata
dell’orgoglio.
ANTONIO BASSOLINO
17.5.06
Un Ministero per il turismo e Beni Culturali
Finalmente un Ministero del Turismo anzi meglio...
Un Ministero del Turismo associato a quello dei Beni Culturali ed affidato ad un vice Premier con radici culturali ecologiste.
E' sicuramente un buon inizio ed un buon auspicio per il Bel Paese e per chi come me da anni auspica questo binomio. Se poi a ricoprire l'incarico è un Ministro con una cultura ecologista ci fa sperare che la direzione che sarà intrapresa sarà sicuramente quella di un turismo sostenibile e responsabile.
Un Ministero del Turismo associato a quello dei Beni Culturali ed affidato ad un vice Premier con radici culturali ecologiste.
E' sicuramente un buon inizio ed un buon auspicio per il Bel Paese e per chi come me da anni auspica questo binomio. Se poi a ricoprire l'incarico è un Ministro con una cultura ecologista ci fa sperare che la direzione che sarà intrapresa sarà sicuramente quella di un turismo sostenibile e responsabile.
15.5.06
piccola grande italia
MERCOLEDI’ 17 MAGGIO
ALLE ORE 10.30
SALA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI SALERNO
Palazzo S.Agostino, Salerno
Presentazione dell’iniziativa
VOLER BENE ALL’ITALIA
LA FESTA NAZIONALE DELLA PICCOLA GRANDE ITALIA
PARTECIPANO
Angelo Villani, presidente Provincia di Salerno
Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania
Simone Valiante, responsabile Anci regionale Piccoli Comuni
Il rilancio dell’Italia può partire dai piccoli comuni. La loro crescita non può essere affidata, però, solo alle capacità delle amministrazioni locali e alla lungimiranza di qualche imprenditore ma sostenuta da una specifica legge, che assicuri la difesa delle comunità locali. Il testo della proposta di legge sui piccoli comuni approvata pressoché all’unanimità dalla Camera dei Deputati durante la scorsa legislatura viene così ripresentato alla Camera da Ermete Realacci e al Senato da Francesco Ferrante, neosenatore della Margherita.
Una proposta di legge sostenuta dalla campagna che Legambiente conduce ormai da anni insieme a un vasto comitato promotore di soggetti istituzionali, enti e associazioni, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica: Voler bene all’Italia, la Festa nazionale della PiccolaGrandeItalia che si svolgerà quest’anno domenica 21 maggio lungo tutta la Penisola per festeggiare identità e tradizioni locali, l’orgoglio dell’Italia minore e del made in Italy.
Per informazioni: 081/261890
ALLE ORE 10.30
SALA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI SALERNO
Palazzo S.Agostino, Salerno
Presentazione dell’iniziativa
VOLER BENE ALL’ITALIA
LA FESTA NAZIONALE DELLA PICCOLA GRANDE ITALIA
PARTECIPANO
Angelo Villani, presidente Provincia di Salerno
Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania
Simone Valiante, responsabile Anci regionale Piccoli Comuni
Il rilancio dell’Italia può partire dai piccoli comuni. La loro crescita non può essere affidata, però, solo alle capacità delle amministrazioni locali e alla lungimiranza di qualche imprenditore ma sostenuta da una specifica legge, che assicuri la difesa delle comunità locali. Il testo della proposta di legge sui piccoli comuni approvata pressoché all’unanimità dalla Camera dei Deputati durante la scorsa legislatura viene così ripresentato alla Camera da Ermete Realacci e al Senato da Francesco Ferrante, neosenatore della Margherita.
Una proposta di legge sostenuta dalla campagna che Legambiente conduce ormai da anni insieme a un vasto comitato promotore di soggetti istituzionali, enti e associazioni, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica: Voler bene all’Italia, la Festa nazionale della PiccolaGrandeItalia che si svolgerà quest’anno domenica 21 maggio lungo tutta la Penisola per festeggiare identità e tradizioni locali, l’orgoglio dell’Italia minore e del made in Italy.
Per informazioni: 081/261890
2.5.06
ECOTURISMO: UN BUSINESS DA 8 MILIARDI NEL 2005
AGE) MONTESILVANO, Pescara - Un fatturato globale di 8,127 miliardi di euro, è stato generato dall'ecoturismo nel 2005, in aumento del 9,9% rispetto a quello del 2004 e che evidenzia la crescita dello specifico segmento, rispetto alla stasi generale del settore, la cui ripresa stenta ad evidenziarsi, pur in presenza di segnali positivi registrati in questo inizio d'anno. E' quanto emerge dalla presentazione del Rapporto sull'ecoturismo avvenuta nel corso della convention Ecotur, Borsa internazionale del Turismo-Natura, chiusasi ieri a Montesilvano. I dati presentati rappresentano una anticipazione del quarto Rapporto nazionale sul Turismo Natura, in corso di elaborazione, curato dal Comitato tecnico scientifico di Ecotur e formato dall'Enit, dall'Universita' dell'Aquila (Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici di Sulmona) e dall'Istat, che verra' presentato a settembre in occasione della terza Conferenza nazionale sul Turismo che si svolgera' molto probabilmente proprio a Montesilvano. "Attualmente, ha dichiarato il presidente della manifestazione, Enzo Giammarino, sta prendendo sempre piu' piede un tipo di turismo non convenzionale, orientato verso paesi e zone rurali caratterizzate da aspetti nuovi, soprattutto per le giovani generazioni. Si predilige, in sostanza, l'ambiente e tutto cio' che di buono questo puo' portare. Il quarto Rapporto, sempre piu' articolato rispetto all'edizione precedente, nasce con lo scopo di dar vita ad un documento che allarghi il campo della ricerca e che definisca i contorni del turismo natura ed il suo peso nell'ambito di un sistema di primaria importanza per l'economia del nostro Paese". Il documento, giunto alla sua quarta edizione, consente di monitorare il numero dei visitatori che privilegiano una vacanza a stretto contatto con la natura, la loro spesa, il fatturato globale, le provenienze, quali sono i parchi italiani piu' visitati, quali i segmenti all'interno dell'ecoturismo piu' in voga, ecc. Sempre di grande interesse i dati relativi all'agriturismo. Dal Rapporto emerge che il numero di aziende autorizzate e' passato dalle 13.519 del 2004 alle 14.719 dello scorso anno con un incremento dell'8,9%. Anche gli arrivi sono aumentati (+2,5%), ma in misura piu' ridotta rispetto al numero delle imprese. Cosi' come sono diminuiti i pernottamenti (-3,5%) e il fatturato globale (-1,6%), in misura tuttavia inferiore alla flessione delle presenze, come conseguenza di un leggero ritocco al rialzo dei prezzi (+3%). (AGE)
1.5.06
Dure accuse delle associazioni ambientaliste dopo la frana di Ischia
«Questa tragedia non è colpa del destino»
Il Wwf: «E' l'effetto delle politiche mirate solo al profitto». Legambiente: «Il 40% dei comuni campani non fa manutenzione»
CORRIERE DELLA SERA
La frana a Ischia (Ap)ROMA - «Inerzie di decenni, anni in cui abbiamo abusato del territorio», ha detto il capo della protezione civile Guido Bertolaso dopo la tragedia di Ischia. Ma le parole più dure dopo lo smottamento nella frazione Pilastri sull'isola di fronte a Napoli, costato ala vita a quattro persone, sono arrivate dalle associazioni ambientaliste. «L’ennesimo episodio di dissesto idrogeologico registrato a Ischia - ha detto Gaetano Benedetto, segretario generale aggiunto del Wwf - dimostra ancora una volta come si debba cominciare una seria riflessione sulle condizioni del nostro territorio, reso troppo fragile e insicuro da condoni, politiche mirate unicamente al profitto, azioni emergenziali, leggi che considerano gli studi preliminari come perdite di tempo».
LEGAMBIENTE: «IL 40% DEI COMUNI NON FA MANUTENZIONE» - «Non siamo davanti al destino cinico e baro» secondo Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania. «Tra i comuni dalla Campania - denuncia Legambiente- a rischio frane e alluvioni, tutti hanno abitazioni in aree a rischio e due su tre contano addirittura in queste fabbricati industriali. Nonostante una situazione così preoccupante ancora oltre il 40% dei comuni non svolge una manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua e non realizza delocalizzazioni delle strutture e opere di messa in sicurezza dei corsi d'acqua e dei versanti. «È risaputo - ha aggiunto - che nella nostra regione spesso la responsabilità dei disagi, dei danni, della melma e del fango che mettono a repentaglio vite umane e mettono a rischio case e strade, va ricercato anche in altro: nella mancata politica di prevenzione e monitoraggio del territorio, nel dissesto idrogeologico, nella devastazione selvaggia del territorio, nella cementificazione degli argini, nelle escavazioni selvagge che modificano il disegno dell'alveo,negli incendi, nell'abusivismo dilagante»
30 aprile 2006
Il Wwf: «E' l'effetto delle politiche mirate solo al profitto». Legambiente: «Il 40% dei comuni campani non fa manutenzione»
CORRIERE DELLA SERA
La frana a Ischia (Ap)ROMA - «Inerzie di decenni, anni in cui abbiamo abusato del territorio», ha detto il capo della protezione civile Guido Bertolaso dopo la tragedia di Ischia. Ma le parole più dure dopo lo smottamento nella frazione Pilastri sull'isola di fronte a Napoli, costato ala vita a quattro persone, sono arrivate dalle associazioni ambientaliste. «L’ennesimo episodio di dissesto idrogeologico registrato a Ischia - ha detto Gaetano Benedetto, segretario generale aggiunto del Wwf - dimostra ancora una volta come si debba cominciare una seria riflessione sulle condizioni del nostro territorio, reso troppo fragile e insicuro da condoni, politiche mirate unicamente al profitto, azioni emergenziali, leggi che considerano gli studi preliminari come perdite di tempo».
LEGAMBIENTE: «IL 40% DEI COMUNI NON FA MANUTENZIONE» - «Non siamo davanti al destino cinico e baro» secondo Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania. «Tra i comuni dalla Campania - denuncia Legambiente- a rischio frane e alluvioni, tutti hanno abitazioni in aree a rischio e due su tre contano addirittura in queste fabbricati industriali. Nonostante una situazione così preoccupante ancora oltre il 40% dei comuni non svolge una manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua e non realizza delocalizzazioni delle strutture e opere di messa in sicurezza dei corsi d'acqua e dei versanti. «È risaputo - ha aggiunto - che nella nostra regione spesso la responsabilità dei disagi, dei danni, della melma e del fango che mettono a repentaglio vite umane e mettono a rischio case e strade, va ricercato anche in altro: nella mancata politica di prevenzione e monitoraggio del territorio, nel dissesto idrogeologico, nella devastazione selvaggia del territorio, nella cementificazione degli argini, nelle escavazioni selvagge che modificano il disegno dell'alveo,negli incendi, nell'abusivismo dilagante»
30 aprile 2006
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